Blog 25 gennaio 2023

Vita da PoliTo: amicizia e studio

Quando si deve far fronte ad una mole di studio come quella richiesta dal Politecnico, può sembrare difficile riuscire a studiare e avere voglia di fare nuove amicizie. Perciò, ecco i miei consigli per vivere serenamente entrambi gli aspetti.

Perché non combinare le due cose?

Studiare in gruppo potrebbe essere un buon metodo per fare lavoro di squadra, aiutarsi a vicenda e approfondire le amicizie. Tra una distrazione e l’altra, o semplicemente perché la lezione si fa noiosa, è normale perdere qualche pezzo, non sentire tutto o non capire ogni passaggio, motivo per cui aiutarsi, scambiarsi gli appunti e confrontarsi è utile per arricchire le proprie conoscenze, imparare nuovi approcci allo studio e alle lezioni e scambiare qualche chiacchiera.

Giusto studiare, ma anche prendersi una pausa ogni tanto

Sebbene, come detto prima, il Poli richieda un grande sforzo in termini di studio, è sempre giusto prendersi del tempo per staccare la spina. Ho sempre pensato che più ci si sforzi di strafare, meno si fa. Studiare a mente fresca, riposata, concentrata, rende l’apprendimento molto più rapido ed efficace; quindi, quando si sente che il cervello è arrivato a saturazione, che ormai ha raggiunto il suo limite, è meglio staccare e prendere aria, leggere un buon libro (che non sia di studio eh!) o guardare una serie TV, uscire con gli amici o in solitudine.

A proposito di solitudine

Ho parlato di studiare in gruppo, di conciliare le uscite con lo studio, ma come si fa se non si riesce a fare amicizia? Tutto normale. Se siete in questa condizione, non sentitevi sole. È difficile fare amicizia, e lo dico perché lo so bene. Magari vedete quei gruppi di trenta persone che ridono, che postano IG stories tutti insieme in discoteca, e vi chiedete cosa ci sia di sbagliato in voi. La verità, è che quella non è la verità. Ho conosciuto veramente tantissimi gruppi di questo tipo, e tutte le volte ho scoperto la stessa cosa: non sono davvero tutti amici come vogliono far credere. I veri amici, per quello che ho imparato, si contano sulle dita di una mano, e non è facile trovarli.

La mia esperienza

Anche io ero convinta che iniziare l’università significasse andare a ballare ogni sabato con una mega comitiva, studiare in gruppo ed essere sempre in giro circondata da gente. Ho conosciuto delle ragazze al primo anno con cui facevo più o meno tutte queste cose, e abbiamo trascorso insieme due anni, per poi scoprire che in realtà io con loro non ero la persona che sono davvero, infatti poi si sono rivelate delle amiche pessime. La verità? Io odio andare a ballare tutti i sabati (non ci vado praticamente mai), odio essere circondata da gente a caso di cui conosco solo il nome. Ho imparato che preferisco stare sola che con finti gruppi, ho imparato a trovare le amicizie giuste per me, che avessero i miei stessi interessi.

Per concludere

Fate come vi pare. Questo penso sia il consiglio che più mi viene dal profondo. Imparerete un buon metodo di studio solo dopo averne provati diversi, riconoscerete le vere amicizie solo dopo aver conosciuto quelle finte. Perciò fate come vi pare, come vi viene di fare, seguite l’istinto, probabilmente a volte sbaglierete, ma poi imparerete. Ve lo dice una che al primo anno ha sbagliato sia amicizie che studio, ma che adesso ha le idee molto più chiare, e non sbaglia quasi più (…ho detto “quasi”).

Emanuela Vancheri, studentessa di Ingegneria Civile